Archive for the ‘animali’ Category

Come a Portofino

martedì, Agosto 14th, 2012

Sere fa in compagnia di amici sostavamo sotto ai platani siccitosi del Caffé Roma di Forte dei Marmi, conversando amabilmente: luogo magico e ridondante di storie letterarie (e non solo russe).

Caffé Roma, Forte dei Marmi

Caffé Roma, Forte dei Marmi

Però in realtà, soltanto andando alla cassa per pagare il conto, ho capito che la sua collocazione geografica non corrispondeva alle mie banali informazioni in proposito: l’immaginario fortemarmino in realtà si autocolloca nell’Arcipelago esclusivo dei LuoghiDiSogno. Infatti quando – alla cassa – ho chiesto spiegazioni sul prezzo eccessivo di uno Spritz (9€) – che qui chiamano “aperitivo del barman” – e mi è stato subito ricordato che “anche a Portofino costa così!“. A quel punto me ne sono andato più contento, rincuorato dal fatto che non ero in Toscana a 100km da casa ma all’estero, nella Repubblica delle Banane.

tipico cane fortemarmino in argento

tipico cane fortemarmino in metallo nobilitato

PS: per verificare la stabilità dei prezzi, intendo bere quanto prima uno spritz a Portofino.

 

Complici, traditori e macellai

domenica, Ottobre 23rd, 2011

Lo confesso: non ho mai avuto in gran simpatia il presidente Obama, né tantomeno il Nobel per la Pace – cortigiano e ingiustificato – che gli hanno attribuito. Mi è sempre sembrato fuffa: un progressista taroccato con la faccia color bronzo che alla fine fa la faccia di bronzo;  dispari nella sua incapacità di valutare caso per caso il diritto all’autodeterminazione dei popoli. Bene l’Iraq e l’Afganistan, meno bene – anzi, male – l’Arabia Saudita e che ne so il Kazakistan per esempio. Le ultime esternazioni sulle “rivoluzioni arabe” e il ritiro “elettorale” dall’Iraq dimostrano – a mio avviso – una verità lapalissiana: è il solito gattopardo di turno, guerrafondaio e democratico se conviene.

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E veniamo ai nostri… esportatori di democrazia.

Non credo di poter essere annoverato fra gli estimatori del colonnello Gheddafi, ma la sensazione che gli attuali “vincitori” siano i protagonisti di una rivoluzione da operetta (ad essere gentili) permane e si rafforza. Tralascio la scontata considerazione sulla ridicola deferenza che tutti i capi di stato europei (e pure i super-vice-per-sempre come D’Alema) hanno tributato al Colonnello (pace all’anima sua), mentre mi sento schifato dell’ipocrisia scandalosa con cui hanno passato la sua efferata uccisione come una vittoria del Bene sul Male.

L’esibizione del cadavere del Rais nella macelleria di Misurata rappresenta perfettamente l’epifania di un Occidente debole e moribondo che non è più capace di proporre un modello vivibile di coesistenza se non con la forza delle proprie bombe intelligenti (sic!).

Benvenuti nella nuova era del colonialismo tecnologicamente sofisticato!

PS: Onore delle armi: con la sua scelta di restare in Libia e combattere, il Colonnello ha dimostrato di avere quelle palle che tanti capetti di casa nostra (Bossi compreso) agognano ma non possiedono. Requiem.

Buongiorno!

domenica, Novembre 21st, 2010

…età difficile in tempi bau

buongiorno! età difficile in tempi bau

età difficile in tempi bau