Archive for the ‘speranza’ Category

Pro-memoria per tutti i Roberto del mondo

martedì, Gennaio 27th, 2015
roberto

se questo è un uomo

lo scorso 5 dicembre Roberto è venuto a mancare: ucciso non dalla malattia ma dalla medicina, ucciso dai medici che giocano ai dottori, ucciso da uno stato che finge di occuparsi dei disabili, ucciso dalle case farmaceutiche che lucrano sulla pelle dei pazienti. Poiché non siamo più pazienti – anzi arrabbiati indignati e offesi – questo promemoria per non dimenticare le parole di Primo Levi e tutti i Roberto del mondo.

gioca al dottore

gioca al dottore

Distruggere l’uomo è difficile, quasi quanto crearlo: non è stato agevole, non è stato breve, ma ci siete riusciti, tedeschi. Eccoci docili sotto i vostri sguardi: da parte nostra nulla più avete a temere: non atti di rivolta, non parole di sfida, neppure uno sguardo giudice. [Primo Levi, “Se questo è un uomo”]

 

Un Poeta alle corde…

giovedì, Marzo 6th, 2014

Mi sono ritrovato casualmente, trent’anni dopo, ad ascoltar un amico e conterraneo di quelli di cui ti chiedi se sarà vero poi tutto quel bene di cui dicono… tra l’altro, abbracciato dalla cordiale ospitalità di Giorgio (a Porto Recanati), fra buon gelato e buon bere.

Ebbene sì, Marco è davvero un Poeta alle corde, che non racconta balle e suona, suona da maestro di maestria antica, suona fino a trasformare le note in farfalle. Ti volano intorno dalle terre che ti offre con i suoi suoni: il fado, la bossa nova, quella brezza leggera di Ipanema…

Marco Poeta

Marco Poeta

Una serata fra amici predisposti dalle sue note ad apparir leggeri, quasi felici. Grazie Marco!

PS: E c’ho pure rimediato in regalo il suo ultimo cd (“Reminiscenze Of John Dowland” – Marco Poeta/AlessandraLosacco): ascoltatelo, Marco alle 12 corde.

Un post per POST

domenica, Febbraio 2nd, 2014

Circa 60 idee per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio. Alcune più fumose, altre più chiare e dettagliate, alcune semplici, altre più articolate. Molte simili.

Per non sprecare ancora una volta questa fucina di più o meno visionarie immagini di una città vivibile, bensì sottolineandone la totale potenzialità di realizzazione proporrei che, aldilà delle tre che saranno scelte, sarebbe interessante passare ad un’ipotetica fase 2 di Post in cui dall’idea di un iniziale inevitabile contenitore di idee, tante e diverse purché siano, si traghettassero tutti i progetti , suddivisi per temi, verso l’ipotesi di una potenziale realizzazione, condivisibile attraverso un tavolo di confronto archiviato e organizzato in un sito web consultabile on line da tutti in modo che:
– nessuna idea vada dispersa.
– sia data a ciascuna idea la possibilità di trovare integrazione, collegamento e approfondimento con altre.
– la costituzione di gruppi di lavoro potrebbe far circolare nuove sinergie.
– comincerebbe a radicalizzarsi l’idea che ogni progetto di rilancio si arricchisce solo col contributo delle idee degli altri e non in alternativa a (mi riferisco in particolare al turismo, ai progetti dei giovani balneari che potrebbero, a discapito di nessuno, integrarsi con i progetti di spiagge libere attrezzate a agli albergatori affinché vedano nell’idea di coniare un nuovo linguaggio dell’ospitalità, workinhostel , turismo tutto l’anno ecc, la possibilità di un rilancio anche imprenditoriale).

POST - Forum di creatività territoriale
POST – Forum di creatività territoriale

Gli interventi, possono essere in una prima fase divisi in due grandi gruppi.

– idee per il recupero e la valorizzazione o riqualificazione dell’esistente (arte, urbanistica, cultura, ambiente, turismo,rapporti umani).
– metodologie per il miglioramento della visibilità e fruibilità di quanto sopra.

All’interno di questa scansione di base, cercherei di valorizzare in particolare quanto è venuto dai bambini e dai giovani: molte delle idee che ho sentito proporre da loro si legano a quanto molti di noi meno giovani un tempo hanno sognato e a cui da tempo hanno rinunciato per questa città. Il filo che si dipana quindi fornisce un’idea della rinascita della città coerente con i soggetti che la abitano e storicamente determinata.

Lo sguardo fresco dei bambini e delle bambine, con i loro pesci parcheggiati nelle vasche, le indicazioni di cartapesta agli angoli delle strade, i muri dipinti e molto altro ci riconsegna all’idea della semplicità delle possibili e infinite soluzioni.

I giovani (ragazzi e ragazze) che sentono la necessità di parlare del ’68, ci restituiscono un’immagine con la quale è ancora importante confrontarsi. E poi il risanamento del lungocanale in una dimensione culturale, artistica, culinaria fortemente identitaria del “bioma” darsena, l’essenza del legno come filo conduttore di una città che unisca tradizione e innovazione, la street-art, il festival delle arti di strada così legato alla nostra tradizione e molto altro ancora.

Tra le tante idee ricordo volentieri quella che prevede l’utilizzo dei venditori ambulanti per lavori pubblici di pulizia e sistemazione, pagati da sponsor visibili (su magliette colorate).

Consapevole che questa enorme barca d’idee potrebbe rischiare non solo di naufragare nell’immenso mare di lacci e lacciuoli burocratici e normativi, ma urtare violentemente contro l’enorme scoglio del pre-esistente/non-esistente, ritengo valga la pena, dopo aver ascoltato le voci dei suoi viaggiatori, tentare, come il meraviglioso Ulisse dantesco che ieri ci ha regalato POST*, fare dei remi “ali al follo volo”.

Elisabetta Lembi

chiaro?

chiaro?

(*) “POST – Forum di creatività territoriale” si è svolto ieri al Centro Congressi Principe di Piemonte di Viareggio.