Archive for the ‘senza speranza’ Category

Congruità

venerdì, Gennaio 29th, 2016

[da Televideo] 29/01/2016 21:01
Fisco, studi settore: esiti ‘incongrui’
Un contribuente su tre che fa ricorso agli studi di settore mostra una posizione “non congrua” rispetto ai ricavi dichiarati, mentre oltre la metà è “non coerente” rispetto ai principali indcatori dell’attività economica svolta. E’ quanto emerge dai dati dell’Agenzia delle Entrate. Negli anni 2012-2014 le posizioni non congrue sono passate dal 26% a circa il 34%, mentre quelle non coerenti sono aumentate dal 47% al 57% del totale. Un incremento verificatosi malgrado i correttivi applicabili per la crisi economica.

cine set

cine set

Il discorso è autenticamente serio.
Anni fa ho lavoravo come direttore di produzione cinetelevisivo (l’ho fatto per circa 15 anni, ho smesso all’incirca nel ’95 del secolo scorso) affiancando l’attività principale che svolgo da una vita, quella di fotografo. Per farla breve, ad un certo punto della mia carriera —a causa di una sempre più rapida trasformazione del mercato— mi sono visto costretto a chiudere la partita iva (cioè a liquidare la mia ditta individuale, sentendomi calvinisticamente incapace) perché le aspettative del sistema fiscale non erano congrue rispetto alle mie condizioni reali: in parole povere, guadagnavo meno di quanto il sistema fiscale pretendeva da me.
La morale? La morale non è un principio ma un dato di fatto. Mi spiego meglio: il mio produttore ha giustamente —dal suo punto di vista— accumulato grandi somme eppure la sua dichiarazione dei redditi era inferiore alla mia. 🙂
Nel frattempo, sono invecchiato e… cresciuto in consapevolezza. Quindi cara Agenzia delle Entrate noi abbiamo rivisto le nostre vite, voi rivedete i vostri parametri del cazzo.

Capibranco anche no

mercoledì, Febbraio 25th, 2015

Un po’ per naso e un po’ per caso (fortuna volle), nella mia vita ho conosciuto alcuni capibranco. Di alcuni mi onoro di esser stato secondo (ma pure terzo e quarto e quinto). Alcuni se ne sono andati; altri, meno vecchi, crescono ancora, da vincitori e vinti.

capibranco anche no

capibranco anche no

Anch’io da capobranco ho subito almeno una sconfitta: intendevo liberarmi troppo in fretta.

capibranco anche no

capibranco anche no

Ho conosciuto inoltre tante caricature d’uomo, molti sono ancora lì, invecchiano come caricature morte. Vederne ancora non mi fa brillar di tolleranza.

Pro-memoria per tutti i Roberto del mondo

martedì, Gennaio 27th, 2015
roberto

se questo è un uomo

lo scorso 5 dicembre Roberto è venuto a mancare: ucciso non dalla malattia ma dalla medicina, ucciso dai medici che giocano ai dottori, ucciso da uno stato che finge di occuparsi dei disabili, ucciso dalle case farmaceutiche che lucrano sulla pelle dei pazienti. Poiché non siamo più pazienti – anzi arrabbiati indignati e offesi – questo promemoria per non dimenticare le parole di Primo Levi e tutti i Roberto del mondo.

gioca al dottore

gioca al dottore

Distruggere l’uomo è difficile, quasi quanto crearlo: non è stato agevole, non è stato breve, ma ci siete riusciti, tedeschi. Eccoci docili sotto i vostri sguardi: da parte nostra nulla più avete a temere: non atti di rivolta, non parole di sfida, neppure uno sguardo giudice. [Primo Levi, “Se questo è un uomo”]