Curioso, no?

"che cazzo guardi?!"

La percezione del valore del lavoro non è più legata all’effettivo impegno profuso ma ad una indefinibile concezione del valore con caratteristiche pressoché religiose o, se si preferisce, misteriche.
In buona sintesi: il valore del lavoro (e dell’opera) è legato al valore “di tendenza” dell’opera prestata.

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