Massimo D’Alema in Europa

“Sono legato da grande amicizia a Massimo D’Alema – ha detto – abbiamo lavorato insieme molto bene per vari anni. A mio avviso sarebbe un grande Alto rappresentante, senza dubbio”. A un cronista che ha sollevato dubbi sulla conoscenza dell’inglese di D’Alema, Solana, spagnolo, ha replicato: “Non lo parlerà come Shakespeare ma lo parla come me, è nella media”. Sostegno all’ex vicepremier italiano anche dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva che ha approfittato del suo viaggio in Europa per il vertice della Fao per far sapere ai suoi colleghi europei, e in particolare al presidente francese Nicolas Sarkozy, che “il suo governo vedrebbe di buon occhio la nomina di Massimo D’Alema all’incarico di futuro ministro degli Esteri dell’Unione Europea”. Lo scrive oggi il quotidiano francese ‘Le Figaro’, secondo cui il presidente brasiliano – che ha incontrato domenica a Roma l’ex ministro degli Esteri – avrebbe assicurato che D’Alema sarebbe il miglior interlocutore possibile per il suo Paese. Inoltre, se Massimo D’Alema diventasse davvero ‘ministro degli Esteri’ dell’Ue, gli Stati Uniti di Barack Obama non avrebbero alcun problema. Ad affermarlo è un grande fautore dei rapporti transatlantici, il capogruppo dei Liberaldemocratici (Alde) al Parlamento europeo Graham Watson, britannico, ottimo conoscitore dell’Italia e uno dei più autorevoli e noti politici attivi nell’Ue. “Problemi con gli Stati Uniti? E perché? – dice Watso – Non ne vedo. Non so, forse con George W. Bush avrebbe potuto esserci qualche tensione, ma con Barack Obama non penso proprio”. Questo, spiega ancora Watson, soprattutto per una ragione: “Obama, io credo, riconosce che l’eurocomunismo rappresentato dal Pci, sviluppatosi in uno stato democratico e atlantista come l’Italia, è stato ben diverso dai partiti comunisti dei paesi dell’Est”. [da ADN-KRONOS]

massimo d'alema

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… ma vi siete bevuti il cervello?

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