Immacolata retorica

Quando ero ragazzo nessuna azienda italiana si sarebbe sognata di esibire alcun attestato relativo a qualsivoglia normativa. Eppure, non c’era azienda né ditta artigiana che si sognasse di non rispondere della qualità del proprio lavoro: semplicemente rispondere del proprio operato costituiva la naturale condizione di ogni lavoro. Oltre che un mezzo per procurarsi “il da mangiare”, il lavoro rappresentava l’unica condizione per sentirsi parte della comunità.
Oggi non c’è azienda, per di più piena di titoli e certificazioni, che non offra (al posto della qualità del servizio) un perfettamente e inutilmente efficace e pervasivo sistema di risposta automatica… Certo, l’importante è far apparire l’attenzione verso l’interlocutore (che, guarda caso, è un cliente che paga per i suoi servizi) come parte dell’attenzione verso i propri clienti.

vietato fumare

vietato fumare

Tralascio di raccontare l’infernale percorso obbligatorio che tocca intraprendere per comunicare con le stesse aziende. Mi si consenta (Silvio docet) di dire che… ci prendono per il culo! È la modernità americana, baby! È la società dei powerpoint, la società degli startupper, del cottimo chiamato outsourcing: come dice Paolo Rossi, era meglio morire da piccoli.

vietato fumare

vietato fumare

Post scriptum: che cazzo di paese è un paese in cui tocca scegliere tra la salute o il lavoro?

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